mercoledì 30 ottobre 2013

Rosa confetto per Caterina

Quando i miei figli mi  chiedono "mamma mi sferruzzi un golfino per..." ecco, io mi sento, come si dice, "invitata a nozze" e subito inizio a pensare a cosa fare... Così quando qualche giorno fa, mio figlio mi ha chiesto di preparare qualcosa per la nascita della figlia di un suo collega (e grande amico), io subito mi sono messa al lavoro! in quei giorni la maglia di Marica pubblicava questo golfino, mi sono stampata le spiegazioni ed ho iniziato subito a sferruzzare  (tanto le scorte di lana non mi mancano!). 
 Ho lavorato con i ferri N°3 1/2, un pò ho seguito la spiegazione e un pò ho fatto secondo la mia esperienza.
Anche in questo caso si tratta di  un top down con aumenti in tondo e raglan. 
Trovo sia proprio un bel modello per una neonata!
Ho utilizzato 100g di lana per giacchino e cuffia compresa;
 trovo che la cuffia sia davvero romantica con le treccine di lana come laccetto! 
Alla fine ho chiuso la confezione con lo stesso filo di lana e nella foto si vede ancora  in giro l'ago che ho usato per cucire la mia etichetta sul giacchino...
A Caterina che è nata domenica e ai suoi genitori che l'hanno tanto desiderata, un mondo di auguri!
I bambini sono sempre una benedizione di Dio.

domenica 27 ottobre 2013

Il fungo delle favole nel mio cortile

Dopo un giorno di scrosci ripetuti di pioggia e subito dopo un sole splendido, una mattina, mentre stendevo la biancheria in cortile ho notato questo fungo che, solo, cresceva nel prato.
e così ho continuato ad osservarlo e fotografarlo giorno per giorno...
... e dopo tre giorni era diventato così!
 ...che meravigliosa natura!
 tutt'intorno un "dolce" merletto...
  e poi piano piano ha cambiato aspetto...
fino a cadere alla fine del suo ciclo vitale.
L'ho osservato per settimane e un giorno, una gallina è uscita dal pollaio, verso il cortile alla volta del mio fungo solitario e così subito, sono corsa a proteggerlo (o proteggere lei visto che non abbiamo mai capito del tutto se si trattasse di un fungo velenoso o meno!).
 
E invece questi sono i pioppini, commestibili e profumati, raccolti da mio cognato nel suo pioppeto, adesso aspetterò qualche domenica, con un clima più autunnale, per farli da contorno alla polenta!
Con queste prime piogge, già le fonti acquifere si sono rimpinguate e si può lavare la verdura alla fontana senza tirarla con l'autoclave.

mercoledì 23 ottobre 2013

Cestomania



Mia figlia mi ripeteva spesso: "Mamma mi fai un cesto porta-oggetti per la mia casa?". 

E così, quando un giovedì al mercato, la signora dove in genere mi servo per i filati, aveva in saldo delle matasse di fettuccia, ne ho prese due: questa  rosa cipolla e un'altra blu molto larga di cotone con l'idea di avventurarmi in questa nuova "creazione" mai provata prima. Comprandole pensavo "quando torna mia figlia sabato, sicuramente avrà da ridire" 
...e invece, incredibilmente, sono andate benissimo e le sono piaciute tantissimo!!! 
Una mattina è venuta a trovarmi la mia amica Ezia e mentre chiacchieravamo le ho chiesto d'iniziare il lavoro per me... la fettuccia era morbida, scivolosa e il lavoro scorreva veloce, bello compatto... lei ha fatto tutta la base con gli aumenti, senza proprio con una regola fissa; io ho continuato a maglia bassa fino all'altezza che mi ero prefissa. 
Questo cesto l'avrò fatto e disfatto almeno 3 o 4 volte  per la trovare la grandezza giusta e per il punto maglia migliore: dapprima la stavo facendo a maglia alta, ma avevo difficoltà a lavorarla e così ho optato per la maglia bassa, che mi sembra anche più bella! L'ultimo giro è a  a maglia bassissima.
Ed eccolo nella sua mini casa a Roma... a guardarla sembra proprio la stessa maglia della borsa-cesto acquistata a Marrakech tanti anni fa, con "petulanti" e insistenti trattative. 
Anche lei ha la passione per la maglia e usa il cesto per tenerci i gomitoli che sta usando, in questo momento un orsetto visto anche qui e che ancora deve finire... e domenica scorsa ha iniziato per lei un golf top down con il ferro... Devo costatare che i giovani imparano prima con i ferri circolari! 
La matassa blu invece non mi è bastata nonostante avessi diviso a metà la fettuccia e lavorarla è stato anche più faticoso. L'ho completata così con due colori e anche questo cesto è andato a finire a casa sua, ma non so dove l'abbia messo!  
Appena visti, una mia nipote  mi ha detto: "Zia li fai anche a me!?!"  E così ho preso una matassa un pò più "scivolosa" color turchese e un'altra grigio chiaro di maglina morbida, tutte e due 8 euro! un ottimo affare! 

lunedì 21 ottobre 2013

Finalmente!!!

L'idea per questo gilet l'ho avuta guardando queste foto su Pinterest e l'avevo avviato già lo scorso inverno con l'idea di finirla per Pasqua... in realtà l'avevo anche completata ma sono stata indecisa per diverso tempo sulle rifiniture che nell'originale sono davvero particolari, come anche il colore... 
Insomma, alla fine ho lasciato stare le diverse soluzioni di passamaneria che avevo acquistato e l'ho rifinita con un giro tutt'intorno di maglia bassa all'uncinetto! 
Anche per i bottoni ho perso un po' di tempo sia per posizionarli che per la scelta: alcuni sono di Swarovski e altri recuperati: uno è addirittura della giacca che indossai alla mia laurea!     
Ho  lavorato con i ferri 3 1/2 usando un filato della Mondial (Giada 70% di lana vergine merino extrafine e 30% seta), che  già avevo, anzi  ne avevo una scatola intera perché mi piaceva tanto sia per il colore che per il filato morbidissimo, però trovo che sia davvero troppo delicato e si è rovinato un pò anche solo per la lavorazione!

Ho lavorato la maglia in orizzontale l'ho creato da me avendo solo l'immagine dell'originale (e solo alla fine mi sono accorta che cliccando sulla foto si apriva un bel servizio fotografico completo!), comunque il punto maglia (anche se un po' diverso dall'originale, ma comunque simile e bellissimo) l'ho ricavato da una copertina pubblicata dal blog Tricotting ( punto ali spiegate). Quando ho iniziato a lavorare non avevo un'idea precisa  di come fare e in definitiva, dopo laboriosi calcoli tra le maglie che prevedeva il particolare punto e la lunghezza che desideravo fare, ho sferruzzato un rettangolo tenendo in considerazione l'apertura delle braccia e la parte davanti quasi a ricoprirsi, e poi ho cucito solamente sulle spalle. Ho fatto due asole volanti: una per un bottone interno e l'altra per l'esterno.

Finalmente ieri, appena arrivati i miei figli da Roma, l'ho regalato a Marzia, mia nuora e sono riuscita a farle alcune foto in giardino. Sembra le stia bene come misure no?! 
Volevo fare "un bel servizio fotografico" come quello nell'originale, ma sono arrivati come al solito un po' tardi e nel frattempo sono arrivati anche gli altri ospiti, così siamo dovuti rientrare per il pranzo e pazienza! 
Le ultime foto l'ho fatte poi dentro casa per mostrare meglio anche la parte posteriore. 
Come l'ho sferruzzato io è risultata forse una versione più "elegantina" rispetto l'originale, chissà, forse qualche volta lo rifarò più simile! 

lunedì 14 ottobre 2013

cuffie per neonata

Ancora oggi cuffiette e cappellini completano il corredino di un neonato
 Quando lo preparavano le nostre nonne, ed anche le nostre mamme, almeno per me! le cuffie erano indispensabili per proteggere dal freddo e dai colpi d'aria le orecchie del neonato, perché non era così diffuso l'uso degli antibiotici e di tutti gli antidolorifici o gli antinfiammatori che abbiamo oggi, spesso anche in preparati cortisonici già per i più piccoli... 
L'unico sollievo all'epoca era il rimedio della nonna  e anche in questo mia nonna paterna era un'esperta perché, raccontava che, durante la guerra, un'infermiera di nome Rachele, che lavorava a Roma ma era di origine marchigiana, era sfollata presso casa sua e le aveva insegnato, anzi svelato, tanti consigli.
Il rimedio nel caso un bambino lamentava dolore  all'orecchio prevedeva di mettere del latte di una donna in allattamento, raccolto in un ditale, e versato così caldo nell'orecchio dolorante... che stani rimedi !!!
Le cuffie poi servivano anche a tenere le orecchie in modo corretto ed impedire la formazione delle orecchie a sventola (almeno così  si diceva), specialmente nelle campagne,  dove i neonati, "castigati" già in strette fasce (ancora conservo quelle usate da mia suocera per mio marito) restavano a lungo nella culla perché le mamme tornavano presto a lavorare nei campi.  


 Durante la settimana di ferragosto il blog Tricotting ha pubblicato queste tenerissime cuffie e tante altre, tutte bellissime! E insomma, sarà stato che il lavoro era facile e veloce (ottimo per l'aria di ferie), sarà stato perché mi ricordava mia nonna che ne sferruzzava così tante o anche perché mia figlia in vacanza negli Stati Uniti mi aveva inviato qualche foto" rubata" ad una comunità  Amish nell'Indiana... ma insomma, le avrei volute sferruzzare tutte quante!!! 
(ma poi mi sono fermata a queste quattro)
Ho usato per il lavoro il caldo cotone della Sesia e i ferri N° 3 1/2,e sono ben spiegate  nel  blog su detto penso di farne anche di lana perché le trovo molto romantiche

mercoledì 9 ottobre 2013

Melanzane sott'olio e....

Non sono  vegetariana, però mi piace portare a tavola sempre diversi tipi di verdure, pur che siano però sempre di stagione e quanto più possibile dell'orto!!! mai ad esempio mi verrebbe in mente di preparare una parmigiana di melanzane d'inverno! 
Con la disponibilità del congelatore più o meno grande, c'è, soprattutto qui in campagna, l'abitudine di congelare anche le verdure quando disponibili in abbondanza e anche io in passato lo facevo spesso,  ma ora a dire il vero un pò meno perché il mio motto è diventato: "quando è tempo di broccoletti mangio broccoletti, quando è tempo di carciofi mangio carciofi..." e così per tutte le altre verdure, secondo le stagioni e il proprio tempo. 

Alle mie nonne piaceva tanto fare le conserve sott'olio, anche perché producevano entrambe dell'ottimo olio di oliva. E così, quasi per tradizione anche io ogni anno preparo qualche barattolo!

Sbuccio le melanzane che ho a disposizione, le taglio a spaghetto e le lascio 24 ore a macerare con aceto e sale quanto basta, poi le strizzo per bene e le metto sotto peso avvolte in un canovaccio per altre 24 ore.

Queste delle foto, già belle pronte da condire ed invasare, in verità, me le ha portate la mia amica Ezia che ha una vera passione nel preparare le conserve sott'olio di carciofini, asparagi, zucchine, pomodori verdi e qualsiasi altra verdura! 
Io le ho solo condite con peperoncino rosso, prezzemolo, aglio e un filo d'olio...  
poi le ho invasate pressandole per bene e infine ricoperte con abbondane olio di oliva (ovviamente nostro!).

Le melanzane, diciamolo, sono buone in tutti i modi e questo descritto nelle prossime foto, è uno dei nostri piatti preferiti ed è facilissimo!

Le sbuccio e le taglio in lunghezza in tre pezzi, le salo e quindi le metto a sgocciolare per un po' di tempo.
In fine le strizzo un pò e friggo, ottenendo una leggera doratura.
A parte preparo un sugo con pomodorini, basilico e uno spicchio d'aglio e a cottura ultimata copro le melanzane dorate con il sughetto!
...et voilà!
Era la mia nonna paterna che le preparava sempre in questo modo, poi su una metà metteva anche il parmigiano, mentre l'altra metà le lasciava con il solo pomodoro perché a me piacevano così. 
Ricordo che nelle estati della mia infanzia, a fine giugno, durante la mietitura e la trebbiatura del grano, arrivavano da dei paesi vicini delle famiglie per lavorare a mezzadria con noi e mia nonna verso le 11 (che a me bambina sembrava un orario strano per pranzare!) preparava un piattone di melanzane così e si  mangiava e condivideva tutti insieme sotto un enorme albero di gelso, da un lato da alcuni rami scendeva l'altalena per noi bambini e mentre sull'altro lato apparecchiato c'era un grande tavolo... ah quanti ricordi!

...e pensare che negli anni '60 o poco prima il grano ancora si piantava perfino a mezzadria e ora invece nessuno lo coltiva più che economicamente non c'è più guadagno...